I PRIMI MEZZI DI COMUNICAZIONE: I GIORNALI




Il primo mass media inventato fu la stampa, che passò presto dall'essere un mezzo di riproduzione di testi, ad un mezzo di trasmissione di informazioni: attraverso i giornali, che ebbero diffusione di massa dal XIX secolo. Essi avevano lo scopo di tramettere e commentare le notizie. 

Un passo avanti per raggiungere un media simile ai nostri, fu importante l'invenzione del telegrafo, il primo mezzo che era in grado di trasmettere informazioni a distanza. Nonostante questo, i giornali rimasero comunque il principale mezzo di comunicazione con la massa, poiché era più economico rispetto ad altri mezzi.  

IL CINEMA

Il cinema nacque alla fine del 1800, ed ebbe da subito un grande successo: era infatti un mezzo di intrattenimento popolare, poiché non esigeva un resoconto dello spettatore. Molto spesso però, la sua funzione puramente intrattenitiva venne estesa: si iniziarono a diffondere film di informazione, ma anche atteggiamenti, convinzioni e modi di pensare. Pertanto il cinema ha avuto una funzione di omogenizzazione della cultura dominante. 

LA RADIO

LA diffusione della radio come mezzo di comunicazione di ebbe nel 1920.  Ebbe molto successo perché per utilizzarlo non c'era bisogno di saper leggere o di pagare: è un medium popolare, un mezzo di comunicazione di massa globale, che garantisce fra l'altro l'istantaneità delle trasmissione. Il fattore più interessante è che ebbe anche maggiore successo della televisione. 

LA TELEVISIONE

La televisione ebbe una notevole diffusione dopo la Seconda Guerra mondiale: il suo successo stette nella sua facilità di accesso e la sua facoltà di riempire il tempo libero. 

Inizialmente la televisione era in mano allo Stato, quindi i programmi trasmessi erano abbastanza deviati; la liberalizzazione delle trasmissione televisive si ebbero nel 1976, quanto meno in Italia. Infatti oggi possiamo accedere ad una grandissima gamma di canali, soprattutto grazie all'avvento della televisore satellite, che permette di accedere a canali anche esteri. A proposito differisce dalla televisione tradizionale, perché quest'ultima prevedeva la scelta consapevole dei programmi da guardare. Pertanto, oggi c'è molta distanza tra il pubblico e coloro che creano i programmi televisivi. 

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1.  i giornali ebbero diffusione di massa dal XIX secolo, ed ebbero molto successo perché economici.

2.  la sua funzione puramente intrattenitiva venne estesa: si iniziarono a diffondere film di informazione, ma anche atteggiamenti, convinzioni e modi di pensare.

3. la radio ebbe molto successo perché per utilizzarlo non c'era bisogno di saper leggere o di pagare.

4. la diffusione della televisione riempì il tempo libero delle persone.

I MASS MEDIA E I NEW MEDIA



Quando la comunicazione mediale permette agli interlocutori di rivolgersi ad un grandissimo numero di persone si parla di comunicazione di massa. Nella definizione di massa è sempre rientrata una grande quantità di persone passive, anche se recenti stufi hanno smentito questa passività: le persone utilizzano infatti, i media a loro vantaggio. Nonostante questo rimane una quasi comunicazione: non si crea infatti una vera e propria interazione; oggi si fa infatti riferimento al concetto di comunicazione unidirezionale. 

Infatti, si sta sempre più diffondendo l'ideale di New Media: mezzi mediatici che hanno il compito di diffondere informazioni, più che creare una vera e propria comunicazione: la comunicazione è dunque alla pari, vi è un'interazione paritaria. Un esempio lampante è internet.

La rivoluzione digitale ha permesso di introdurre due importanti novità nel mondo della comunicazione: in primo luogo, la possibilità di trattare le informazioni attraverso un unico codice di decodifica, ovvero la multimedialità; in secondo luogo ha reso facile costruire messaggi, portando alla crescita del fenomeno dell'interattività: la facoltà del destinatario di trasformarsi in mittente. 

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1. la comunicazione mediale diventa di massa quando permette agli interlocutori di rivolgersi ad un grandissimo numero di persone.

2. il pubblico viene definito passivo poiché non interagisce con l'interlocutore.

3. la differenza tra mass media e new media è che quest'ultimi hanno il compito di diffondere informazioni, più che creare una vera e propria comunicazione.

4. La rivoluzione digitale ha permesso di introdurre due importanti novità nel mondo della comunicazione: in primo luogo, la possibilità di trattare le informazioni attraverso un unico codice di decodifica, ovvero la multimedialità; in secondo luogo ha reso facile costruire messaggi, portando alla crescita del fenomeno dell'interattività: la facoltà del destinatario di trasformarsi in mittente. 

5. L'interattività è la facoltà del destinatario di trasformarsi in mittente. 

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